Fibrillazione atriale: uso concomitante della terapia antiaggregante con Dabigatran e Warfarin
Lo studio RE-LY ( Randomized Evaluation of Long-term Anticoagulation Therapy ) ha dimostrato che Dabigatran etexilato 150 mg due volte al giorno era superiore, e Dabigatran etexilato 110 mg due volte al giorno era non inferiore al Warfarin ( Coumadin ) nella prevenzione di ictus e di embolia sistemica nei pazienti con fibrillazione atriale.
In una analisi di sottogruppo è stata valutata l'efficacia e la sicurezza di Dabigatran ( Pradaxa ) nei pazienti che hanno o non-hanno ricevuto farmaci antipiastrinici in modo concomitante.
Su 18.113 pazienti, 6.952 ( 38.4% ) hanno ricevuto Aspirina o Clopidogrel concomitanti in qualche momento nel corso dello studio.
Dabigatran etexilato 110 mg due volte al giorno è risultato non-inferiore al Warfarin nel ridurre ictus ed embolia sistemica, sia nel caso in cui i pazienti avessero ricevuto antipiastrinici ( hazard ratio, HR=0.93 ) sia nel caso non li avessero ricevuti ( HR=0.87; P interazione=0.738 ).
Si sono verificati meno sanguinamenti maggiori rispetto al Warfarin in entrambi i sottogruppi ( HR=0.82 per i pazienti che hanno utilizzato antipiastrinici; HR=0.79 per i pazienti che non hanno utilizzato antipiastrinici; P interazione=0.794 ).
Dabigatran etexilato 150 mg due volte al giorno ha ridotto l'endpoint primario di ictus e di embolia sistemica rispetto al Warfarin.
Questo effetto è apparso attenuato tra i pazienti che hanno utilizzato antipiastrinici ( HR=0.80 ), rispetto a quelli che non ne hanno fatto uso ( HR=0.52; P interazione=0.058 ).
I sanguinamenti maggiori sono risultati simili al Warfarin a prescindere dall'uso dei farmaci antipiastrinici ( HR=0.93 per i pazienti che hanno utilizzato antipiastrinici; HR=0.94 per i pazienti che non hanno utilizzato antipiastrinici; P interazione=0.875 ).
Nell'analisi dipendente dal tempo, l'uso concomitante di un singolo antiaggregante è sembrato aumentare il rischio di sanguinamento maggiore ( HR=1.60 ).
La doppia terapia antiaggregante è sembrata aumentare ancora di più il rischio ( HR=2.31 ).
I rischi assoluti sono stati più bassi con Dabigatran etexilato 110 mg due volte al giorno rispetto a Dabigatran etexilato 150 mg due volte al giorno oppure Warfarin.
In conclusione, farmaci antipiastrinici, assunti in modo concomitante, sembrano aumentare il rischio di sanguinamento maggiore nello studio RE-LY senza influenzare i vantaggi del Dabigatran rispetto a Warfarin.
La scelta fra Dabigatran etexilato 110 mg due volte al giorno e Dabigatran etexilato 150 mg due volte al giorno richiede una attenta valutazione delle caratteristiche che influenzano l'equilibrio tra benefici e danni. ( Xagena2013 )
Dans AL et al, Circulation 2013; 127: 634-640
Cardio2013 Farma2013
Indietro
Altri articoli
Efficacia comparativa e sicurezza degli anticoagulanti orali diretti e di Warfarin nei pazienti con fibrillazione atriale e malattia epatica cronica
Il profilo beneficio-rischio degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) rispetto al Warfarin e tra gli anticoagulanti orali diretti nei...
Apixaban o Warfarin e Aspirina o placebo dopo sindrome coronarica acuta o intervento coronarico percutaneo nei pazienti con fibrillazione atriale e precedente ictus: analisi post hoc dello studio AUGUSTUS
I dati sono limitati per quanto riguarda il rischio di eventi ischemici cerebrovascolari e sanguinamento maggiore nei pazienti con fibrillazione...
Esiti a 4 anni dopo la chiusura dell'auricola sinistra rispetto all'anticoagulazione orale non-Warfarin per la fibrillazione atriale
Lo studio PRAGUE-17 ( Left Atrial Appendage Closure vs Novel Anticoagulation Agents in Atrial Fibrillation ) ha dimostrato che la...
Anticoagulanti orali diretti versus Warfarin nei pazienti con fibrillazione atriale
Gli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) sono preferiti rispetto al Warfarin ( Coumadin ) per la prevenzione dell'ictus nella...
Fragilità ed esiti clinici degli anticoagulanti orali diretti rispetto al Warfarin negli anziani con fibrillazione atriale
Il ruolo dei diversi livelli di fragilità nella scelta degli anticoagulanti orali per gli anziani con fibrillazione atriale non è...
Apixaban versus Warfarin nei pazienti con fibrillazione atriale e malattia renale cronica avanzata
Rispetto alla popolazione generale, i pazienti con malattia renale cronica avanzata hanno un carico di fibrillazione atriale di 10 volte...
Meta-analisi: Warfarin non-protettivo nella fibrillazione atriale con malattia renale allo stadio terminale
Da una meta-analisi è emerso che i pazienti con fibrillazione atriale con malattia renale allo stadio terminale ( ESRD )...
Efficacia e sicurezza di Apixaban versus Warfarin nei pazienti con fibrillazione atriale e valori estremi di peso corporeo: studio ARISTOTLE
Le lineeguida mettono in guardia contro l'uso di anticoagulanti orali non-antagonisti della vitamina K in pazienti con peso corporeo estremamente...
Intervento coronarico percutaneo e terapia antipiastrinica nei pazienti con fibrillazione atriale in trattamento con Apixaban o Warfarin: studio ARISTOTLE
Sono stati valutati l'uso e gli esiti della terapia antipiastrinica in pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo ( PCI )...
Esiti periprocedurali degli anticoagulanti orali diretti versus Warfarin nella fibrillazione atriale non-valvolare
Gli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) stanno superando il Warfarin ( Coumadin ) come anticoagulanti di scelta per la...